Dopo il caso Quarto, Chi ne esce più forte? M5s o PD?

lunedì 26 ottobre 2015

Meno tasse? Una sceneggiata. Ecco come Renzi ha “fregato” gli italiani


Renzi fa finta di abbassare le tasse e poi – quasi di nasconto – si riprende tutto e dà le stangate. Ormai il giochetto non gli riesce più perché ci sono le cifre a dimostrarlo. Che ha fatto l’anno scorso? Per coprire gli 80 euro, Renzi ha aumentato l’aliquota Tasi dello 0,8 per mille; ha eliminato il tetto ai Comuni per l’aliquota Tari (imposta sui rifiuti); ha aumentato la tassazione sul risparmio dal 20% al 26% (inclusi conti correnti e depositi postali); ha ampliato le categorie di imprese soggette all’Irap; ha ridotto le detrazioni Irpef sopra i 55mila euro annui; ha aumentato la tassazione dei Fondi pensione dall’11% al 20%, del Fondo Tfr dall’11% al 17% e delle casse previdenziali dei professionisti dal 20% al26% e ha riempito i provvedimenti economici di clausole di salvaguardia, che significano aumento dell’Iva e aumento delle accise su alcool, tabacchi, benzina e prodotti energetici. Con il risultato che tra il 2014 e il 2015 la pressione fiscale complessiva è aumentata di tre decimali, dal 43,4% al 43,7%. In altri termini: più tasse per tutti. E con l’aggravante che gli 80 euro non hanno avuto nessun impatto sulla crescita ma un grande dividendo politico: Renzi ha vinto le elezioni europee con il 40,8% dei voti. Costo dell’operazione: 10 miliardi.

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